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  • Immagine del redattoreDott.gabrielebedini

LA SINDROME METABOLICA

Aggiornamento: 26 feb 2019

Ultimamente se ne sente parlare più spesso. Ma cos'è la sindrome metabolica?

Vediamolo brevemente:

La Sindrome metabolica (SM) è una condizione clinica in cui si manifestano contemporaneamente diversi fattori di rischio. Infatti, per poter diagnosticare una sindrome metabolica, si rende necessario prendere in esame alcuni parametri, i quali devono risultare positivi ovvero alterati rispetto agli standard fisiologici. Questi parametri sono: la distribuzione adiposa (circonferenza vita che suggerisce una presenza di tessuto adiposo viscerale quantitativamente significativa), il quadro glicemico, il quadro lipidico (nello specifico HDL e trigliceridi) e la pressione arteriosa.


Nei paesi industrializzati la prevalenza della sindrome metabolica è di circa il 20% nella popolazione adulta e aumenta con l'aumentare dell'età. Negli individui affetti da sindrome metabolica, il rischio di contrarre patologie cardiovascolari, metaboliche come il diabete e, non ultime, patologie oncologiche, aumenta notevolmente. Molte persone presentano un quadro clinico compatibile con quello della sindrome metabolica a loro stessa insaputa. La sindrome metabolica può essere considerata come "l'anticamera del diabete di tipo 2".


Numerosi studi clinici e nei modelli animali suggeriscono che la condizione fisiopatologica alla base della sindrome metabolica sia l’insulino-resistenza (IR), ossia la condizione fisiopatologica in cui una normale concentrazione dell’insulina non è in grado di determinare una normale risposta metabolica o, analogamente, per determinare una normale risposta metabolica sono necessarie concentrazioni di insulina superiori alla norma.


Tale insulino-resistenza viene riscontrata negli organi e tessuti:

  • Epatico

  • Adiposo

  • Muscolare

La IR epatica determina una mancata soppressione da parte dell’insulina della produzione di glucosio da parte degli epatociti e uno stimolo alla produzione di VLDL; nel tessuto adiposo determina l'immissione nel circolo ematico di acidi grassi nonesterificati (NEFA) a causa della mancata soppressione da parte dell’insulina dell’attività della lipasi ormonosensibile; nel muscolo determina un insufficiente captazione del glucosio dal torrente ematico e una inadeguata utilizzazione dei NEFA.


La SM è, tuttavia, un quadro clinico reversibile per mezzo dell'eliminazione dei fatori di rischio sopra citati e il ripristino dei valori fisiologici. La terapia medica nutrizione è lo strumento terapeutico primario per contrastare l'insorgenza della sindrome metabolica, l'aggravarsi della condizione clinica e la progressione verso la malattia cardiovascolare e il diabete di tipo 2.


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